Anche dopo la risposta a interpello n. 310/2019, il regime fiscale degli atti di liberalità compiuti da un residente all’estero mediante bonifico bancario a beneficio di un soggetto residente continua a essere fonte di incertezze, dovute alla qualità di una disciplina tecnicamente eccepibile, che meriterebbe un intervento di riordino. Per evitare di incorrere in violazioni del divieto di abuso, occorre poi distinguere tra donazione “informale” e “indiretta” perché, se il bonifico estero si collega all’acquisto di un bene localizzato in Italia, la norma che esclude la territorialità del trasferimento non può essere disconosciuta.
in Norme & Tributi, 01/2021, p. 72 ss.